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I cinque settori che funzionano su Instagram: Bellezza, Moda, Turismo, Cibo, Lusso

social media Feb 20, 2021
 

Di Piero Armenti, [email protected]

Lo premetto subito: chi ha “fantasia” non ha limiti. Tutto può essere raccontato su Instagram e tutto potrebbe trovare ascolto. Se dicessi che Instagram non può essere usato per pubblicizzare bulloni, dopo due giorni verrei smentito da una fabbrica di bulloni diventata famosa su Instagram. I social hanno questa particolarità: qualsiasi cosa tu affermi, vieni smentito il giorno dopo. Non c'è un vero esperto, neanche io potrei definirmi tale. Siamo tutti bambini che facciamo i primi passi in questa nuova era dei social. Eppure ho osservato alcune tendenze, alcuni settori funzionano meglio di altri, soprattutto quelli che per sua natura possono giocare con l'immagine.  Ho anche affrontato questo argomento in profondità nel mio corso su Instagram (qui)

Bellezza femminile

Tutto ciò che riguarda la bellezza o il benessere femminile funziona alla grande (make-up, creme, cibo, tisane). Se riuscite ad avere un buon numero di followers, coerenti con il vostro profilo, le aziende vi contatteranno e inizieranno a regalarvi prodotti anche se non siete famosi. Occhio e croce direi che dai 10mila followers in poi si inizia ad essere notati con interesse dalle aziende. 

La ragione per cui "la bellezza femminile" funziona è semplice: c'è un mercato immenso e molte ragazze (donne) cercano consigli e informazioni su Instagram per aderire ad un'idea di bellezza poco realistica.   Se fosse facile esser belli non ci sarebbe questo mercato. Le aziende non si fanno problemi ad alimentare questo circolo vizioso di perfezione, per loro conta vendere. Basti pensare alla quantità di creme anticellulite pubblicizzate, che danno la sensazione che la cellulite sia un ostacolo verso la perfezione. Creme sulla cui utilità ci sono molto dubbi.  Tuttavia ci sono anche segnali in controtendenza: su Instagram molte modelle stanno cercando di sconfiggere stereotipi alla Barbie. Le donne si mostrano anche nelle loro imperfezioni, mentre il body shaming è condannato molto di più  ora che dieci anni fa. Tuttavia è una goccia nel mare di una  serie di contenuti che esaltano una bellezza giovanile, longilinea e sensuale.  Non è mio compito criticare la società dei consumi, ci saranno altre occasioni per parlare di questo argomento, quello che c'interessa  ora sono le aziende. Le aziende che si occupano di prodotti femminili cercano sempre donne influencer disposte a parlare e consigliare il loro prodotto. Qui arriviamo però ad un punto fondamentale.

Se siete donna dovete crearvi una community soprattutto di donne, perché a loro venderete i prodotti. Il profilo di una donna seguito al 90% da uomini e al 10% da donne avrà meno valore di uno con le percentuali al contrario, perché il valore della pagina è rappresentato dalla qualità dei followers per l’azienda. Cosa potete vendere agli uomini che vi seguono solo perché state bene in bikini? Calendari ed abbonamenti ad Onlyfans, poi c’è poco altro. Certo va comunque bene, si possono fare ottimi guadagni, ma se avete un pubblico femminile c’è tutto un mondo di prodotti da sponsorizzare.  Se siete una donna dovete “influenzare” donne. Le aziende vi chiederanno di vedere gli insight della vostra pagina (le informazioni relative alla vostra pagina) e poi vi faranno la loro proposta. I modelli di riferimento successo sono quelli di chi punta meno sul corpo, e più su un’idea di modernità femminile. Per esempio, Chiara Ferragni, imprenditrice, non mostra esclusivamente foto in bikini, anzi le mostra pochissimo. Punta più sull’idea di donna emancipata, di essere un modello di persona a cui ispirarsi. Se avete pochi followers concentrati nella vostra regione, o città, il vostro seguito avrà valore per le aziende locali.  Magari un negozio di scarpe vi inviterà nel loro negozio e vi regalerà delle scarpe. Non bisogna avere milioni di followers, basta poco per avere un discreto successo.

Il settore della Moda

Un altro settore che funziona sia per uomini che per donne è la moda, che è un classico settore per immagini, ed è legato (come il precedente) ad una proiezione di bellezza e di successo. La moda usa tutti gli strumenti visivi possibili per far passare il messaggio che quel determinato capo impreziosirà la vostra figura. In passato si usavano i modelli, sfilate e riviste, ora si usano influencer per condizionare la community e la percezione del brand. Come già detto funziona alla grande sia per uomini che per donne. Vi faccio un esempio maschile su tutti: Mariano di Vaio. Ma ci sono anche tantissimi negozi di sartoria che stanno usando Instagram alla perfezione: i proprietari si mostrano nei loro abiti curatissimi (Luca Rubinacci, Fabio Attanasio, Massimo Pirrone).  Avere quindi un account Instagram in cui la nostra immagine è abbinata alla nostra passione per la moda può essere una buona idea. Preferisco questo tipo di account personalizzati (in cui ci mettete la faccia), ad uno in cui si mostrano in maniera impersonale i vestiti. Anche in questo settore è facile esser contattati da aziende di moda che vogliono promuovere i loro capi. Certo non dovete aspettarvi che Fendi o Gucci mandino capi gratis a tutti, anzi è piuttosto raro, ma la moda è fatta di una miriade di aziende di altissima qualità che cercono spazi di visibilità. Nel mio piccolo ricevo richieste ogni giorno, pur non essendo un modello. Sarti che mi vogliono fare vestiti su misura, produttori di polo. Se vi piace la moda, e volete puntare sulla vostra immagine, seguite questa strada. Poi c'è l'altra faccia della medaglia: molte persone si indebitano per fare questo lavoro. Comprano capi che non potrebbero permettersi, nella speranza di aumentare i followers e un giorno essere notati da qualche azienda. Non mi sentirei di criticare queste persone. Sono imprenditori di se stessi, e come ogni imprenditore rischiano qualcosa pur di raggiungere l'obiettivo. Magari gli andrà bene, magari no. Ma chi può saperlo.

Turismo

Il turismo funziona benissimo su Instagram. E se ve lo dico io potete credermi. Potete creare un profilo basato sulla vostra città, tipo sono di Napoli e racconto Napoli, o sui viaggi che fate, stile Travel Blogger. La ragione per cui funziona è semplice: è facile raccontare i luoghi e le esperienze per immagini. Personalmente gli account di turismo li farei esperienziali. Posso fare una foto della pizza, di un panorama, di un museo. O posso fare la foto di me che mangio la pizza, io che osservo un panorama, me dentro al Museo. Io preferisco il secondo tipo, ma è una mia preferenza, perché credo che abbinare un panorama ad un volto aiuti chi vi guarda ad immedesimarsi. Poi sono canali che facilmente si possono abbinare ad un business, come ho fatto io a New York organizzando tour. Si possono organizzare a Roma, Venezia, Palermo. Ovunque. A Firenze per esempio c'è Wikipedro che affitta le case ai turisti, e racconta anche la città. Lo fa benissimo. A Napoli c'è un mio imitatore che ha fatto "Il mio viaggio a Napoli", e anche lui si è dimostrato bravo. Raccontare i luoghi su Instagram funziona. C'è anche in questo caso l'altra faccia della medaglia. Il turismo di massa è cambiato grazie ai social. Si va in un posto, in un hotel, in una città per fare esattamente la stessa foto che si sono fatti letteralmente tutti su Instagram. Vado al Cavo Tagoo di Mikonos per farmi lo scatto dell'infinity pool, vado a Napoli la foto con la pizza di Sorbillo. A New York voglio la foto su un rooftop, magari in compagnia di Piero Armenti (cioé io haha).  Da questo punto di vista sembra vi sia stato un impoverimento delle ragioni del turista, ma in realtà è stato sempre così: troppo spesso si fanno i viaggi per ostentarli. Se invece avete un hotel, un B&B, o affittate stanze ai turisti, i social per voi sono uno strumento necessario. Vi consiglio di fare delle campagne con influencer ospitati gratuitamente nelle vostre strutture, magari quando non siete pieni. Magari potete anche a creare dei punti particolarmente instagrammabili nella vostra struttura. Insomma per voi i social sono importanti.

Cibo 

Il cibo funziona alla grande su Instagram, soprattutto se avete la capacità di mostrare il cibo in maniera pornografica. Tipo Vincenzo Falcone, Puok, o l’Antico vinaio di Firenze. Il cibo ci tocca e ci colpisce particolarmente, perché si riferisce ad un desiderio primordiale. Viviamo nell’abbondanza di cibo, ma non dimenticate che per generazioni, prima della nostra, anche in Occidente era difficile avere garantiti colazione, pranzo e cena, e si mangiavano le solite cose. Il cibo ha a che fare con la nostra memoria storica di privazione, quindi ci attira come un Leone sarebbe attirato dal video di una gazzella. Se avete un ristorante, Instagram è un canale importante al punto che molti chef oramai ragionano in termini di instagrammabilità di piatti e gesti, tipo Salt Bae che getta il sale sulla carne in maniera scenica. Instagram ha cambiato la ristorazione, perché la gente va al ristorante spesso per fare la foto del piatto. Questo ha portato i ristoratori a sbizzarrissi sull’estetica, mentre tutti sappiamo che alla base del successo duraturo c’è la qualità delle materie prime.  Questo non dobbiamo dimenticarlo. Belli si, ma buoni soprattutto. Bisogna pensare all'instagrammabilità, magari proporre un gesto che diventi un tormentone e caratterizzi il vostro locale. La raclette è quel fantastico formaggio fuso che va sul pane. Il gesto di fa colare il formaggio fuso sul pane è perfetto. Quando vado da Pizza Secret a Brooklyn, il momento in cui esce la pizza Vesuvio dal forno e fuma come il vulcano anche. Se non è un gesto, almeno dovete avere un piatto, oppure un angolo del locale che sia perfetto per Instagram. E' un nuovo modo di ragionare che deve far parte di voi. Se invece siete alle prime armi, e volete diventare influencer, avete scelto il settore giusto: un foodblogger con una pagina non ancora particolarmente seguita potrà avere cene e pranzi gratis. Il cibo è pornografico, tocca le nostre corde profonde, e ci rimanda alla sensazione di piacere. Quindi provate e comunicate piacere.

Lusso e Design

Concludiamo col settore del lusso. Tutto ciò che si basa sul lusso funziona, perché Instagram è un canale aspirazionale. Cosa significa? Lì cerchiamo modelli di riferimento a cui ispirarci. Su Facebook cerchiamo ironia, notizie e racconto, su Instagram qualcuno al quale ispirarci. Io seguo alcuni canali di orologi di lusso e funzionano. Non hanno milioni di iscritti, ma hanno una community molto focalizzata sull'argomento, quindi quell’Instagram avrà un forte valore. Se avete un negozio di oggetti di lusso, Instagram potrebbe essere un buon canale per voi, perché si collega alla naturale curiosità verso le cose eccessive che la maggior parte di noi non può permettersi (e poi quando puoi permettertele, scopri che non ti cambiano la vita).  Dobbiamo però fare una differenza qui tra negoziante e influencer. Come negoziante dovete utilizzare Instagram per mostrare i vostri oggetti migliori, e spingere la gente ad acquistare nel vostro negozio. Ti è arrivato un Philippe Patek nuovo, bene fammelo vedere! Una nuova collezione Prada, allora fammela vedere. Se siete influencer dovete invece indirizzare il consumatore o il curioso in maniera disinteressata. Questa cosa vale per tutti i settori, anche quelli precedenti. Cosa siete su Instagram? Un business o un potenziale influencer? Cambiano le strategie. L’influencer mantiene una certa imparzialità. Anche in questo caso c'è l'altra faccia della medaglia. Un influencer che ostenta tanto lusso attirerà comunque una certa quantità di odio e d'invidia. E' naturale che sia così. La domanda che c'è da farsi è se ne vale la pena? La risposta è semplice: se è in linea con ciò che siete, va benissimo. Se è una forzatura allora non la fate. Io per esempio in un periodo della mia vita Instagram ho iniziato ad ostentare un po' di capi firmati. Però un po' dopo me ne sono pentito. Non ero io quello lì, ero io che scimmiottavo altre persone su Instagram. Però qui c'è un ragionamento profondo da fare. Mentre nella cultura americana ostentare può esser visto come qualcosa di positivo, perché spinge altri ad impegnarsi per raggiungere lo stesso benessere, nella cultura europea è associato alle classi basse e ai "cafoni arricchiti". In realtà i due modelli convergono sempre di piu', ma la differenza di fondo permane. Non perdiamoci in chiacchiere: scegliete voi chi essere senza cambiare voi stessi

 

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