Sono otto anni che vivo sui social, li uso per lavoro, ci ho anche fondato un’azienda di turismo “Il Mio viaggio a New York”. Anno dopo anno ho assistito ad una crescita della tossicità dei social, un luogo dove continuano a moltiplicarsi insulti di tutti i tipi, con vari livelli di aggressività. Questi commenti non apportano nulla di buono al dibattito, ma creano solo un luogo tossico dove noi passiamo la maggior parte del nostro tempo.
Che conseguenze ha sulla psicologia di ciascuno di noi essere dentro questo ecosistema? E davvero non possiamo fare a meno dei commenti?
Facebook ha provato in diversi modi di moderare il dibattito, ma per quanti tentativi abbia fatto, sembra non esserci nulla da fare. È nella natura dei social: l’interazione è quasi sempre insulto e odio. Allora vale la pena di chiederselo ancora: com’è vivere dentro questo ecosistema? Siamo felici? Qui allora un proposta "disruptive" per i social di domani.
Se Facebook togliesse la possibilità di commentare? E diventasse solo un luogo in cui puoi fruire di contenuti senza dar luogo alla cascata di insulti e nefandezze che si leggono. Magari è una proposta folle, ma perché non iniziare a pensare a come possa essere il futuro dei social senza tossicità?
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